T'interessano le OFFERTE? Risparmia con i nostri coupon su WHATSAPP o TELEGRAM!

Addio riservatezza: l’Europa valuta una misura che violerà certamente la nostra privacy

Dopo essersi pronunciate sull’intelligenza artificiale, le istituzioni europee si apprestano a prendere una decisione spinosa riguardante la privacy e la sicurezza online. Una proposta in piedi dal 2022 e attualmente in esame prevede un sistema di scansione massiva dei messaggi digitali, compresi quelli crittografati, con l’obiettivo dichiarato di individuare materiale di sfruttamento sessuale dei minori. Un’iniziativa che suscita timori e perplessità in molti.

Addio privacy: l’Europa progetta scansione dei messaggi in massa

La norma delinea un meccanismo di “moderazione dei caricamenti” che permetterebbe la scansione dei messaggi oltre che di tutte le comunicazioni digitali, dalle immagini ai video e ai link. I provider di servizi di messaggistica dovrebbero ottenere l’autorizzazione degli utenti per sottoporre a scansione i loro contenuti, pena l’impossibilità di condividere immagini o link.

Una situazione paradossale, per qualcuno forse uno scenario distopico, che metterebbe in discussione la privacy delle comunicazioni. Sicuramente è un caso, ma prossimamente WhatsApp introdurrà una funzionalità proprio per aumentare il grado di protezione nei confronti degli utenti.

La proposta appare contraddittoria riguardo la crittografia end-to-end, inizialmente riconosciuta come baluardo dei diritti individuali, ma poi indicata come potenziale “zona franca” per la diffusione di contenuti illeciti. La soluzione suggerita è quella di consentire la scansione dei messaggi prima della crittografia, ad esempio su app come Signal, WhatsApp e Messenger.

Un’ipotesi che Meredith Whittaker, presidente di Signal, ha definito inaccettabile, minacciando l’interruzione del servizio in Europa in caso di approvazione della legge. Una misura che minerebbe le fondamenta della sicurezza crittografica, creando falle potenzialmente sfruttabili da malintenzionati.

Non sorprende che organizzazioni come Electronic Frontier Foundation, Center for Democracy & Technology e Mozilla abbiano firmato un documento congiunto per opporsi a questa deriva securitaria. Anche molti parlamentari europei hanno espresso preoccupazione, tra cui Patrick Breyer, eurodeputato tedesco, che ha evidenziato come la proposta violi uno diritto fondamentale: la corrispondenza privata.

Un sondaggio di European Digital Rights ha mostrato che ben il 66% dei giovani europei è contrario a politiche che consentono ai provider di procedere alla scansione dei messaggi e in generale di scandagliare le comunicazioni private. Un dato che dovrebbe far riflettere i decisori politici, spesso troppo lontani dal sentire delle nuove generazioni, native digitali per le quali la privacy online è diritto imprescindibile.

Gianluca Cobucci
Gianluca Cobucci

Appassionato di codice, lingue e linguaggi, interfacce uomo-macchina. Tutto ciò che è evoluzione tecnologia è di mio interesse. Cerco di divulgare la mia passione con la massima chiarezza, affidandomi a fonti certe e non "al primo che passa".

Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments
XiaomiToday.it
Logo